Buongiorno Di Salvatore, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit17. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Continuiamo a partecipare al Global Summit, ormai da 3 edizioni, perché riteniamo sia un valido momento di confronto con i nostri ospiti. Ascoltarli ci permette di offrirgli il nostro ampio ventaglio di soluzioni calibrate sulle loro esigenze e sui nostri 20 anni (e più!) di esperienza nel settore.
Ci sono delle novità che presenterete al #GLMSummit17 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Mi piacerebbe parlare di un’attività, in alcuni casi erroneamente considerata di secondaria importanza, nella quale invece noi crediamo molto e per la quale siamo altamente competitivi: il revamping (e/o retrot) di impianti datati o che comunque presentano carenze funzionali o prestazionali. Rinnovare signica innovare quindi possiamo parlare di innovazione anche quando vogliamo dare un nuovo valore a qualcosa di obsoleto. Nello specico, con il revamping di un magazzino automatico (o più in generale di un impianto) è possibile rivitalizzare ed implementare funzionalità e performance dei propri sistemi. Un modesto impegno economico si traduce in un investimento ad altissimo rendimento. In altri casi le prestazioni del sistema, anche se non ottimali, sono soddisfacenti nonostante l’impianto non sia più così recente, ma si interviene comunque sostituendo eventuali componenti obsoleti per scongiurare il rischio di incorrere in fermi impianto insostenibili causati dall’irreperibilità dei ricambi. Il revamping è inne un’occasione per adeguare le macchine agli attuali standard di sicurezza.
Si fa un gran parlare di Industria 4.0, una sda importante per un futuro (che in molti modi è già presente) che ci riserva enormi cambiamenti. Come state affrontando questa sda e cosa consigliate ai vostri clienti, per crescere in questa direzione?
I modelli di business vengono spesso stravolti o reinterpretati e ne nascono di nuovi di continuo. Il nostro settore, in tutte le sue ramicazioni, ha il dovere di adeguarsi a questi nuovi modelli, di reinventarsi se necessario, e di essere in grado di soddisfare le richieste diversicate e sempre più mutevoli che il mercato ci sottopone. Parlando di Industria 4.0, in realtà si parla di quello che è la nostra missione da sempre, ovvero sostenere l’evoluzione dei processi industriali, in questo caso quelli logistici e produttivi, sotto l’insegna della condivisione delle informazioni e dell’automazione. Ciò che per noi è realmente cambiato è che ora tutto questo è racchiuso sotto il nome di Industria 4.0 e che, grazie alle agevolazioni scali in vigore, gode anche del sostegno delle istituzioni. A questo proposito e ricollegandomi alla domanda precedente, credo che sia interessante ricordare che anche un intervento di revamping può beneciare delle agevolazioni scali promosse con il piano Industria 4.0.
Quando guardate al futuro e ai possibili scenari prossimi del vostro settore, quanto in avanti riuscite a spingervi? 5, 10, 20 anni?
Quale sarà, secondo voi, il cambiamento più impattante per il settore, nei prossimi 10 anni? Senza spingersi troppo oltre, le novità in ambito logistico previste per i prossimi cinque sono già molte: veicoli auto-pilotati di nuova generazione, realtà aumentata, geolocalizzazione, robot collaborativi, ecc. La vera rivoluzione in ambito tecnologico consiste nella mutazione del vecchio modello di automazione rigido, statico, monolitico verso un modello estremamente dinamico e essibile che può disporre di un numero sempre crescente di dispositivi che ci permettono di realizzare soluzioni altamente tecnologiche scalabili e facilmente rimodellabili soddisfacendo al meglio le esigenze che contraddistinguono i modelli produttivi del nostro tempo.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 15 e 16 novembre a Lazise.