Buongiorno Lorenzo Di Salvatore, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLSummit21. Cosa vi aspettate da questo evento, finalmente di nuovo in presenza?
L’inaspettato presentarsi, ma soprattutto il logorante protrarsi di questa emergenza sanitaria che ha dominato l’ultimo anno e mezzo, ha colpito duramente le nostre vite e la nostra economia; ha soprattutto modificato profondamente le nostre abitudini ed uno degli ambiti che più anno sofferto di questa pandemia è stato proprio quello delle relazioni, perché se è vero che la tecnologia ha permesso di sopperire all’impossibilità (o comunque alla difficoltà) di incontrarsi offrendoci svariati strumenti telematici per le riunioni a distanza è altrettanto vero che l’essere umano è una specie sociale e come tale ha bisogno del contatto e dell’interazione fisica con gli altri individui, ritengo pertanto che l’esperienza in presenza rappresenti un ingrediente fondamentale per un evento di questa natura.
Per questo motivo accogliamo con grande entusiasmo questo parziale ma elettrizzante passo verso il ritorno alla normalità e lo facciamo fiduciosi di incontrare un nutrito numero di visitatori animati dalle loro esigenze e dai loro progetti. Anzi, mi aspetto un’edizione particolarmente vivace perché questa situazione surreale ha suscitato un forte desiderio di riscatto e generato nuove consapevolezze.
La Pandemia di Covid19 ha cambiato il mondo in un solo anno molto più di quanto non sia accaduto nei 30 che ci hanno portati in Rete e connessi. Cosa resterà di questo periodo in ambito logistico?
Quali trasformazioni rese necessarie dall’emergenza sanitaria resteranno tra noi, anche quando tutto questo sarà terminato?
Nell’ultimo anno e mezzo l’emergenza covid è stata protagonista di discussioni, seminari, webinar nel mondo della logistica così come di qualsiasi altro settore, ma a mio avviso tutto ciò ha rappresentato più che altro l’adesione degli addetti al trend del momento, ho infatti assistito a parecchi dibattiti sulla logistica nell’era del covid dove l’effettiva connessione tra l’emergenza e gli argomenti trattati risultava spesso forzata e posticcia o comunque poco rilevante.
È invece innegabile che questa pandemia e le conseguenti restrizioni imposte abbiano indotto un’incredibile e repentino incremento dell’e-commerce, infatti il lock down ha costretto le masse ad avvicinarsi a questo strumento abbattendo anche le barriere generate dalla diffidenza e/o dalla scarsa alfabetizzazione informatica di ampie fasce di pubblico prima totalmente estranee a questo mercato; per questo motivo è plausibile aspettarsi che ad emergenza conclusa il fenomeno subirà una inevitabile flessione, ma consoliderà un volume d’affari nettamente superiore rispetto all’era pre-covid.
L’esplosione dell’e-commerce ha avuto un forte impatto nel settore della logistica innescando una frenetica corsa all’adeguamento, sia in termini di organizzazione che di dotazioni tecnologiche. Probabilmente si può affermare che la prepotente affermazione del commercio elettronico (e relativo impatto sulla logistica) rappresenti la traccia più significativa che questa pandemia lascerà nel nostro settore.
Perché un visitatore del #GLSummit21 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
Ho già risposto a questa domanda in precedenti occasioni, ma credo che ribadire il mio punto di vista possa essere comunque di aiuto al visitatore che in questo momento sta leggendo questa intervista e si sta ponendo lo stesso quesito!
Il dialogo con gli espositori, se pur breve, permette al visitatore di ottenere informazioni preziose e di farsi un’idea delle competenze e delle attitudini dei potenziali partner, incontrarne quanto più possibile aiuta a quindi generare una maggiore consapevolezza delle proprie esigenze e di quanto il mercato possa offrire per soddisfarle.
Il vero valore aggiunto di questa manifestazione consiste proprio nell’offrire ai visitatori l’opportunità di incontrare, in uno spazio ristretto di tempo ed in un unico luogo, un sostanzioso numero di espositori qualificati, non cogliere appieno questa opportunità rappresenterebbe quanto meno un inutile spreco.
Chiudete gli occhi e immaginate che sia già il 2030: cosa vedete?
Quali sono le innovazioni in ambito logistico che vedete realizzate e funzionanti?
Penso che l’incredibile evoluzione tecnologica dell’ultimo ventennio ci abbia insegnato che è difficile, se non impossibile, immaginare con certezza quale sarà la prossima innovazione rivoluzionaria. Alcuni indicatori ci lasciano intuire che ci saranno enormi sviluppi nei settori dei robot autonomi e dell’intelligenza artificiale, ma ciò che abbiamo realmente imparato è che la tecnologia, così come le esigenze di mercato, oggi giorno mutano ed evolvono con una rapidità impressionante e penso che il concetto di “fluidità” rappresenti al meglio la risposta più efficace a questa condizione.
Sono convinto che la vera innovazione, la vera sfida per un’azienda come la nostra che fornisce tecnologia ed in particolar modo software per l’industria, consista nell’aderire al meglio al concetto di fluidità offrendo soluzioni sempre più scalabili e sempre più votate alla flessibilità ed all’interconnessione, peculiarità che le predispongano ad integrare nuove tecnologie e soddisfare nuove esigenze con grande reattività ed a basso impatto economico.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a Pacengo di Lazise (VR).