Quando l’intelligenza naturale incontra quella artificiale e si parla di WMS
“Sono nato nel 1971, evidentemente non sono un nativo digitale ma da buon appartenente alla generazione X, posso permettermi di dire che il digitale l’ho visto nascere e in alcuni casi, l’ho anche aiutato a crescere”.
A parlare è Lorenzo Di Salvatore, amministratore delegato di Technolog, la software house o come piace chiamarla a lui, l’house of software di Parma, vera pioniera nello sviluppo di software e dell’Industria 4.0.
L’azienda dal 1994 ha visto crescere esponenzialmente l’interesse per le soluzioni digitali fino a vederle apprezzate ed applicate, negli ultimi anni, dai principali costruttori di magazzini automatici che si affidano a Technolog per mettere a punto i sistemi software più corretti (WMS e WCS) per gestire gli impianti forniti. Oltre alle collaborazioni con i principali player dell’intralogistica, Technolog grazie al noto software proprietario whSystem® può vantare un ricco portafoglio di clienti diretti.
Forse proprio per questo motivo la struttura parmense, oltre a dedicare il proprio tempo al miglioramento delle performance dei suoi clienti, continua con curiosità a esplorare giorno dopo giorno, tutte le novità di un settore estremamente dinamico.
Ed è così che Lorenzo Di Salvatore si è trovato ad intavolare una discussione con una delle più “cool” intelligenze artificiali per uno scambio di opinioni sul mondo del WMS.
Cosa si sono detti?
LDS: “Parlami di un argomento non banale relativo al WMS?”.
CHAT: “Un argomento non banale relativo ai sistemi di gestione magazzino, WMS, potrebbe essere l’integrazione dell’IA, l’Intelligenza Artificiale”.
LDS: “Quanto costa integrare l’AI nel WMS?”.
CHAT: “Il costo può variare in base al livello di personalizzazione necessario per adattare l’IA al tuo specifico sistema WMS e alle esigenze aziendali. In generale, maggiore è la complessità del progetto e maggiore è la quantità di dati da elaborare, maggiore sarà il costo. Tuttavia, è importante considerare anche i potenziali benefici a lungo termine dell’integrazione dell’IA”.
LDS: “Si, ho capito, ma quanto costa integrare l’AI nel WMS?”
CHAT: “Potresti chiederlo al tuo programma AI”:
LDS: “Quali sono i trend topic nel mercato dei WMS?”.
CHAT: “Uno dei principali trend topic relativi ai sistemi di gestione magazzino è l’adozione dell’intelligenza artificiale, IA”.
Una relazione durata pochissimo!
“Ero estremamente curioso di avere uno scambio di opinioni con quella che, a detta di molti media, sarebbe stata una scoperta incredibile ma mi sono dovuto ricredere. Come dalle poche battute che ho trascritto, più che avere a che fare con una vera e propria IA, mi sono reso conto che ho avuto a che fare con un IO. Io, io, io! Esattamente, tutte le risposte portavano sempre al risultato di un confronto con una “intelligenza” egocentrica, autoriferita, a tratti narcisista”. Commenta sorridendo Lorenzo.
Battute a parte l’incontro e lo scambio con l’intelligenza artificiale hanno prodotto un unico risultato, annoiare Di Salvatore con una lunga e banale sequenza di risposte scontate, a tratti estremamente banali, che per il rispetto del tempo dei lettori non riportiamo.
Di Salvatore non afferma che l’intelligenza artificiale sia un flop e consapevole del fatto di avere interagito con un’AI specificamente pensata per il dialogo, pensa che ci troviamo agli albori (o poco più) di quella che probabilmente nei prossimi anni soppianterà l’intelligenza tecnico/professionale di alcuni settori (e sottolinea alcuni).
A oggi vediamo supercomputer elaborare una mole infinita di dati e grazie alla possibilità di ricevere indietro risultati veloci e a volte tangibili ne restiamo affascinati.
“La differenza che sentiamo in questo momento è oggettiva. Questi supercomputer sono sempre più veloci e dotati di algoritmi sempre più performanti, ma come è noto elaborano ciò che le persone inseriscono. Parlare oggi di autoapprendimento non è sbagliato, ma sicuramente bisogna contestualizzare meglio le diverse tipologie di elaborazione senza generalizzare, usando le parole giuste al momento giusto e probabilmente non prima di qualche anno. L’intelligenza artificiale soppianterà la capacità di elaborazione dati dell’uomo (almeno per il momento sembra limitata) a delle variabili pensate e inserite da un essere umano”. Commenta Lorenzo e aggiunge:
“Non è scattata la scintilla tra me e l’AI e sono giunto alla conclusione di quanto sia insostituibile, almeno per ora, la capacità dell’essere umano di interpretare le affermazioni o le domande dell’interlocutore al di là della semantica, o più semplicemente, la capacità di empatizzare che unita alle competenze e all’esperienza acquisiti in anni di professionalità e formazione, fanno di un professionista nel nostro settore una figura insostituibile. Per tutto il resto… Alexa basta e avanza”. Conclude sorridendo Lorenzo di Salvatore, amministratore delegato di Technolog, visionario il giusto!